Pagine

lunedì 2 novembre 2015

Un sabato d'autunno da Essenza - Chef Simone Nardoni - Pontinia (LT)



Di solito l'autunno è inteso come sinonimo di piovoso, uggioso, per qualche verso triste....... io vi racconterò invece di una giornata splendida dal punto di vista meteorologico ma soprattutto da quello dell'esperienza enogastronomica!
In campagna l'autunno è anche la stagione dei raccolti. La vendemmia e la raccolta delle olive producono la ricchezza di molti territori vocati: uno di questi è sicuramente l'Agro Pontino dalle pendici dei monti Lepini ed Ausoni fino alla splendida costa che orla a nord e a sud il Monte Circeo. Da queste parti però la territorialità è anche rappresentata: dalla produzione dei caseifici, dai frutti del mare pescoso, dalle produzioni orticole fiorite nello scorso secolo a seguito della bonifica di queste terre, da colture come quella dello zafferano - nuova in questo territorio - ma che si appresta a colorare e profumare le proposte gastronomiche di chi come Simone Nardoni ha scelto questa zona per aprire il suo ristorante Essenza.
Io e Fabrizio abbiamo prenotato per pranzo. Simone e Carmen ci accolgono nella sala luminosa e in stile moderno. Qualche nota nell'arredo della sala ricorda che il mare è vicino.
La nostra scelta ricade sul menù degustazione da otto portate che lo chef articolerà per raccontarci la sua cucina. Simone ci annuncia che aggiungerà qualche portata. Ho gradito molto che Carmen ci abbia chiesto quali caratteristiche apprezziamo di più nel vino. La nostra risposta: freschezza e mineralità...



Il benvenuto dello chef: Cipolla caramellata allo zafferano, spuma di parmigiano e nocciole. A tavola abbiamo pane di Caserta, bottoncini ai semi, grissini e focaccia bianca.

Apriamo con una sequenza di piatti di antipasto nei quali risultano evidenti le componenti territoriali nel pescato ben assemblate a quelle stagionali di verdure e frutta secca:
- Mazzancolle, nutella di castagne alla brace, galletti
- Crudo/cotto di calamaro e zucca
- Palamita in carpione e cime di rapa
- Cannolo ripieno di baccalà mantecato, radicchio brasato, crema yogurt e mascarpone
- Sandwich di sciabola, indivia, nocciole e latte d'acciuga 

A seguire una combinazione di due portate nella quale il sapore di mare deciso della Seppia sporca alla brace con fagioli e finto peperoncino di gambero rosso ben prepara il gusto alla vellutata suadenza della Seppia con topinambur morbido e croccante.

Tutto giocato sul contrasto morbido/croccante e sulla differenza di temperatura l'intermezzo Caldo/freddo (gorgonzola caldo, pera ghiacciata), le sue caratteristiche sono state utili per resettare la sensorialità del palato e renderlo pronto alle successive portate.
La ricerca della componente acida nei piatti di Simone è sempre riconoscibile. Ho apprezzato il suo bilanciamento con le altre componenti gustative sia nel Risotto mantecato allo stracchino, polvere di trombette dei morti e porcini, scaglie di tartufo bianco e polvere di caffè sia nel Maialino in crosta di semi, prugna caramellata, purè e fondo di cottura nell'assaggio del quale ho gradito molto anche la giustezza nella cottura.
Ottima la composizione dei dolci sia sotto l’aspetto del gusto che sotto quello della vista! La mia preferenza è per la Zuppetta di ananas e mela verde, vaniglia, granita di limone, finocchietto e spuma allo zafferano ma solo perché proprio in mattinata abbiamo visitato a Campo Soriano l’Azienda Arte Zafferano di Micaela Vittori produttrice locale di questa splendida spezia! Assolutamente appaganti anche Cioccolato bianco, mandorle al limone e Assoluto di cioccolato con gelato alla vaniglia. Non poteva mancare la Piccola pasticceria.
 I vini proposti in abbinamento



1 commento: