Esattamente questo avrei voluto dire su Luigi Tecce, i suoi vini e sul giorno in cui mi ha ospitato, insieme ad altri amici, nella sua cantina. Un' esperienza indimenticabile.
Le parole e la poetica scelta dal nostro amico Viandante rendono perfettamente l'emozione di quegli assaggi.
Complimenti Mauro!!
di Mauro Erro
"Non ho mai scritto di Luigi Tecce come avrei voluto e, forse, non mi riuscirà mai.
Ogni volta che ho solo pensato di farlo, abortivo ogni tentativo perché improbabile.
È un dono che appartiene a pochi, pochissimi, riuscire a tradurre la complessità delle cose, che qui al sud moltiplicano le proprie sfumature, in poche parole o gesti come un pernacchio Defilippiano o un vino con immediata e semplice sintesi.
Eppure ormai la nostra è una discreta frequentazione.
Ogni volta a perderci nelle chiacchiere e in un sorso di vino, sempre nuovo, sempre suo, sempre diverso. Ogni incontro svoltosi immergendoci nel solito scenario che assume connotazioni surreali.È un dono che appartiene a pochi, pochissimi, riuscire a tradurre la complessità delle cose, che qui al sud moltiplicano le proprie sfumature, in poche parole o gesti come un pernacchio Defilippiano o un vino con immediata e semplice sintesi.
Eppure ormai la nostra è una discreta frequentazione.
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segue su Il viandante bevitore
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