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| La prima sniffata |
L'idea mi è venuta alla conclusione del corso sui formaggi seguito all'Ais lo scorso inverno. Ne ho reso partecipi i miei compagni di corso Fabrizio Vicari e Alessandro Matteucci sempre disponibili a nuove esperienze formaggesche.
Un rapido studio del processo produttivo del formaggio di fossa, interessante la descrizione su www.formaggiodifossa.net e poi ho commissionato a mio padre l'acquisto di tre forme di formaggio pecorino dal nostro pecoraio di fiducia nel comune di Castel Sant'Angelo (RI). Ho scelto di acquistare tre pizze di formaggio di latte maggengo che come è noto dona le caratteristiche organolettiche migliori al formaggio. La prima stagionatura è avvenuta all'aria umida della dispensa nella quale è nostra tradizione conservare le forme di pecorino. Il 5 di agosto le ho avvolte in un sacchetto di cotone bianco e le abbiamo "murate" appese in una nicchia scavata nel tufo che da anni è presente in un angolo della nostra cantina. Preventivamente l'avevo rivestita di giovane paglia d'orzo. Nello stesso giorno ho comunicato ai miei due compagni di corso che sabato 26 novembre erano invitati all'apertura della fossa per assaggiare il risultato dell'affinamento.Questo l'antefatto.
L'occasione dell'apertura della fossa mi ha solleticato il pensiero di organizzare una bella giornata in campagna invitando altri miei amici e le loro famiglie, ne è risultata una splendida festa che è stata benedetta da una situazione meteorologica straordinariamente clemente per le medie stagionali.
La "riesumazione" del formaggio è stata immortalata da diverse simpatiche foto e devo dire che l'assaggio ha superato ogni aspettativa mia e dei miei commensali. Il formaggio affinato nella fossa pontese è stato gradito e gustato da tutti con piena soddisfazione. Esperienza da rinnovare sicuramente il prossimo anno!!
Confermo l'alto gradimento del formaggio e di tutta la splendita giornata!!
RispondiEliminaPaolo